12 October 2025

VIOLA NEL SEGNO. Collettiva Assopleiadiarte 3-4-5 OTTOBRE 2025




 VIOLA NEL SEGNO



Pomezia. Viola nel segno: Mostra collettiva d’arte contemporanea

La città di Pomezia si prepara ad accogliere una delle mostre più attese dell’anno, incentrata sul colore viola. L’evento offre un’occasione unica per esplorare le molteplici sfumature e interpretazioni di questa affascinante tonalità. Sarà un viaggio nel mondo del viola e del suo incanto. Dopo la mostra “di rosso e di blu”, l’associazione AssoPleiadiArte presenta “Viola nel segno”, che si terrà presso la Torre Civica di Pomezia il 3, 4 e 5 ottobre 2025; l’evento ruota intorno alla percezione del viola nei paesaggi, nel figurativo, nel surrealismo e nell'astratto. Dunque, si potranno ammirare opere in pittura, disegni a pastello, tecniche miste e fotografia; elaborati dai colori impattanti e dal fascino particolare. Il viola è ricco di simbolismi e di profondità, è per eccellenza il colore della spiritualità ed è il frutto dell’unione tra l’intensità del rosso e la calma del blu, racchiudendo in sé un’intrigante dualità: dalla seduzione e il fascino misterioso, alla spiritualità e al trascendente.

La collettiva esplorerà, quindi, i significati, le percezioni e la potenza del viola attraverso le opere di numerosi artisti. Ogni opera esposta è stata creata esclusivamente con il viola, evidenziando la versatilità e l’espressività di questa tonalità. Attraverso pennellate, sfumature e composizioni diverse, gli artisti ci invitano a scrutare emozioni, mistero, spiritualità e creatività, tutto attraverso il potere del viola.

Ci si potrà immergere nell’atmosfera unica di questa esposizione, lasciandovi coinvolgere dalle sfumature e dai segni che rendono ogni opera un viaggio sensoriale e intellettuale.

Vernissage venerdi 3 ottobre alle 17.30 con la presentazione di Manuela Mazzola. Patrocinata dal comune di Pomezia, sarà aperta al pubblico venerdì pomeriggio, sabato e domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Sabato 4 ottobre, in occasione della Notte Bianca, la mostra rimarrà aperta al pubblico fino alle 24.00.  Come sempre – spiega Paolo Sommaripa, presidente di AssoPleiadiArte – anche questa sarà una mostra del tutto peculiare, gli artisti, infatti, comunicheranno attraverso i loro lavori, sarà un crescendo d’idee, di emozioni e di immagini scritte con i pennelli, i colori e con la pura creatività.

Manuela Mazzola

 































































































































VIOLA NEL SEGNO ( Ingrid Lazzarini)

Il viola, in Arte, è un colore composto dai primari rosso e blu definiti l’uno un colore caldo e l’altro un colore freddo.

Dal punto di vista fisico, lo spettro di I. Newton (1) scompone la parte visibile della luce bianca in sette radiazioni cromatiche, delle quali il viola o violetto ed il blu sono dotate di maggiore frequenza di vibrazione e di lunghezza d’onda minore, mentre il rosso occupa una posizione con minore frequenza e maggiore lunghezza d’onda.

Dalle predette caratteristiche e dalle dotazioni percettive delle diverse specie degli esseri viventi sono condizionate le funzioni vitali degli stessi. In generale, i colori che osserviamo ovunque, in natura (1bis), sono una manifestazione delle proprietà chimiche dei vari corpi e del comportamento della luce che li colpisce, quindi delle relazioni chimico fisiche presenti ovunque nella materia.

Nelle varie culture, il viola trova interpretazioni che gli associano distinti significati simbolici (regalità, rarità, pietà, magia, mistero, erotismo, unione degli opposti, stravaganza). Tale colore è stato, altresì, abbinato alla condizione di sottomissione violenta di alcune donne, come effetto di abuso sessuale, discriminazione razziale (ad esempio nel film “The color purple” - U.S.A.1985 di Steven Spielberg). In psicoanalisi, C.G. Jung attribuiva al viola l’azione sull’inconscio rafforzando spiritualità ed ispirazione, rappresentando la fusione tra cielo (blu) e terra (rosso), tra calma e passione, tra saggezza e amore. E’ un colore che indica la transizione da uno stato ad un altro.

Nel Cristianesimo, il viola è il colore della passione di Cristo, simboleggiante la penitenza durante il periodo della Quaresima; viene anche impiegato nei paramenti sacri per le messe dei defunti.

Nel linguaggio dei fiori, il colore viola indica la modestia, la timidezza, il pudore; in passato, un mazzolino di violette inserito nel bavero della camicia di un ragazzo, segnalava il suo stato celibe e, donando un mazzo di violette ad una ragazza, le dichiarava il proprio amore in segreto.

Poiché tale colore esprime la transizione da uno stato di forza vitale (rosso) a quello di profonda calma (blu), può essere associato ad una condizione emotiva di malinconia o di tristezza. In ogni caso, chi ama il viola è propenso alla introspezione, alla curiosità, alla creatività e alla libertà.

Il viola viene anche associato al rispetto per gli altri, verso i quali ci si dimostra disponibili, tolleranti.

Nella cultura orientale indiana, il chakra viola (2) identifica la coscienza e l’essenza dell’Uomo che si reincarna attraverso le vite successive.

In Cina il viola, particolarmente apprezzato dai giovani, viene riferito al lusso, all’amore, all’armonia con l’Universo.

In Giappone, il viola era un colore riservato alla élite sociale, molto costoso perché estratto da piante difficili da coltivare.

Da un punto di vista estetico e spirituale, il colore viola in cui sfumano l’azzurro del cielo ed il blu del mare, al sorgere o al calare del sole, evoca in chi contempla tale spettacolo una sensazione di piacevole e rilassante abbandono, accanto alla gratitudine per la semplice e maestosa bellezza offerta in tale istante.

In generale tale colore è stato sempre associato sia alla ricchezza sia all’esclusività perché fin dai tempi più remoti è stato difficile ottenerlo sia dalle piante sia dagli animali; a quest’ultimo riguardo, possiamo ricordare la porpora che, presso i Fenici veniva estratta dal trattamento di un mollusco marino (gen. Murex) (3).

La porpora era impiegata per la tintura dei mantelli anche presso gli antichi Romani.

Le infinite tonalità di viola ottenute successivamente, hanno trovato impiego nell’arte di tutti i tempi: dai dipinti rinascimentali fino all’arte barocca, a quella neoclassica per sottolineare la potenza dei sovrani assoluti dell’Europa.

Nell’Ottocento, il viola era generalmente ottenuto da pigmenti minerali di cobalto e manganese. Ad esempio, il pittore C. Monet (4) impiegò il viola nel ritrarre i fiori nel suo giardino, il cielo, l’acqua del paesaggio al tramonto; P.Van Gogh (5,6) inserì tale colore nei suoi dipinti paesaggistici ed in quelli floreali.

Il viola è protagonista in varie opere realizzate in tutto il secolo scorso: ad es. “Un sogno di primavera” 1901 di W.A. Bouguereau (7), “untitled - Purple petunia” 1925 di G. O. Keeffe (8) ,“Lavanda e verde” - 1952 di M. Rothko (9) ed in anni più recenti: “In a time lapse” - 2021 di Inès Khadraoui (10).

Nel XX secolo il viola ha accompagnato i grandi cambiamenti, negli anni ’60 e ’70 in ambito sociale ( era il colore dei moti femministi).

Nella moda, è spesso considerato un colore di genere neutro, risultando tradizionalmente dall’unione dell’energia maschile del blu con quella femminile del rosso. Storicamente, è stato quindi

associato alla regalità, al lusso e alla spiritualità, trascendenti la attribuzione di genere (11, 12, 13).

Il viola dunque, è protagonista nelle varie forme di arte realizzate fino ad oggi, conservando il fascino di un colore che riferito ad un dettaglio oppure dominante nel prodotto artistico, veicola messaggi profondi che arricchiscono di significato la comunicazione creativa.




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